Benvenuti in Nevè
Le nostre Comunità Alloggio offrono accoglienza, cura, tutela ed educazione a minori italiani e stranieri non accompagnati di età compresa tra i 13 ed i 18 anni, secondo quanto previsto dal Regolamento Regionale Campano 4/2014, ed in casi particolari fino al 21°esimo anno di età su autorizzazione del Tribunale per i Minorenni.
La Comunità alloggio è un servizio residenziale il cui funzionamento è previsto per 365 giorni all’anno con continuità di 24 ore su 24, gestito da un Equipe educativa multidisciplinare.
Ubicate esclusivamente in edifici con i requisiti previsti dalla vigente normativa, le nostre strutture sono dotate di tutti i servizi per un’accoglienza a carattere familiare. Esse sono costruite in contesti edilizi urbani ed in zone servite dai mezzi di trasporto, in luoghi, non ostacolati dalla partecipazione degli utenti alla vita sociale.
Le Comunità sono strutturate in modo da rispettare gli spazi individuali dei ragazzi; sono dotate di cucina, ampia sala mensa, doppi servizi, sala multifunzionale, camerette e postazione internet con spazi interni e spazi esterni, sia per le attività di socializzazione che per attività ricreative.
Le strutture ospitano solo minori in situazioni di disagio socio-familiare e ambientale, allontanati dalla famiglia con decreto del Tribunale dei Minorenni, per intervento dei Servizi Sociali o dall’ASL e consente di accogliere fino a 8 minori, anche con modalità di pronto intervento ed esprimono una progettualità che individua come vocazione prevalente l’accoglienza di minori dai 13 ai 18 anni, omogenei per sesso ed etnie.
L'intervento nei confronti di ogni minore viene integrato con tutte le opportunità educative offerte dal territorio, con la possibilità di vivere in ambienti educativi con la piena integrazione, in una dimensione di collaborazione rispetto alla città e permette facili collegamenti con scuole, centri sportivi, associazioni giovanili, parrocchiali e di volontariato; favorisce il contatto tra i minori accolti e i coetanei e permette loro di muoversi autonomamente con mezzi propri o pubblici.
Animata dall’esigenza di dare risposte ai bisogni dell’uomo “MEDEA”, portatrice dei diritti dell’infanzia e messaggera di valori e principi di pace, focalizza la propria l’attenzione nell’area del disagio minorile con la nascita di una struttura familiare a ciclo residenziale - Comunità alloggio “NEVE’”.
“NEVE’” è l'esempio dell'intervento educativo specifico che mira al recupero e al reinserimento sociale del minore, offrendogli solidarietà e protezione al fine di potenziare le proprie risorse affettive e relazionali. “NEVE’” nasce per accogliere bambini che provengono generalmente da storie di separazioni traumatiche con condizioni di maltrattamento fisico e psicologico, deprivazione affettiva, instabilità comportamentali, o provengono da percorsi interrotti di recupero emotivo/affettivo, causa affidamento familiare fallito.
“NEVE’” agisce attraverso un processo di consapevolezza del proprio vissuto, reso possibile, da un ambiente favorevole che aiuta il minore a rispecchiarsi, a capire ed accettare il proprio passato e a trarre spunti per la ricostruzione di una nuova identità.
Un modello d’intervento relazionale nuovo, centrato sulla persona, sui bisogni, sulle esigenze, sui diritti e sul rispetto dell’individualità dell’altro, dove un lavoro di rete, un’accurata progettazione e valutazione del progetto educativo, diventano possibili interventi flessibili, da poter rispondere ai continui mutamenti evolutivi di ogni bambino affidato alla struttura.
Dunque, un’azione educativa che fa leva sull’importanza dei rapporti interpersonali che si caratterizzano come dinamiche coinvolgenti e amorevoli, contraddistinte dall’accoglienza incondizionata, svolto da educatori fortemente motivati, capaci di essere riferimenti autorevoli e facilitatori di scambi psico-sociali i quali testimoniano, in maniera tempestiva, la possibilità reale di prendersi cura del bisogno, anche quando questo è nuovo, sconosciuto e problematico.
La Comunità “NEVE’”, costruita esclusivamente in edificio con i requisiti previsti dalla vigente normativa, è facilmente raggiungibile alla partecipazione delle visite degli ospiti esterni (genitori, familiari, volontari, ecc.). All’interno della struttura i bambini sono tutelati e protetti da tutte quelle forme e contatti che potrebbero alterare il cammino intrapreso, destabilizzarne le emozioni e creare un ambiente di crisi; è previsto, quando possibile, un intervento che coinvolga anche la famiglia d’origine e un supporto terapeutico individualizzato per i bambini per i quali se ne evidenzi la necessità, secondo modalità definite con i referenti del Servizio Sociale.
I minori vengono collocati dai Centri del Servizio Sociale Territoriali e/o dall’Autorità Giudiziaria sulla base di disposizioni d’urgenza di tipo amministrativo/civile, sulla scorta di indagini socio-ambientali che denotano grave pregiudizio sul minore, violenza e/o abuso, stato di presunto abbandono, disagio familiare e problemi comportamentali o, nel caso dei minori stranieri non accompagnati, perché rinvenuti sul territorio dello Stato Italiano senza alcuna tutela e appoggio di tipo familiare.
Il lavoro dell’équipe educativa delle Comunità è orientato alla realizzazione ed al mantenimento di un clima accogliente e familiare, elemento basilare per contenere le istanze di tipo affettivo e socio-relazionale degli ospiti. Per tutti i minori ospiti viene elaborato un Progetto Educativo Individualizzato trimestrale (PEI) dall’équipe educativa della Comunità, insieme all’Assistente Sociale di riferimento del minore e il minore stesso; quest’ultimo, infatti, è reso protagonista attivo del proprio progetto di vita, che viene di volta in volta verificato e progettato a seconda dei bisogni e dei desideri del minore.
Costante ed imprescindibile è il complesso lavoro di rete, con le Assistenti Sociali dei Comuni di residenza dei minori, il Tribunale per i Minorenni, le Scuole del territorio, la famiglia d’origine e le diverse realtà che entrano a diverso titolo nella presa in carico del minore. A seconda del caso, viene programmato il riavvicinamento alla famiglia d’origine secondo diverse modalità, dagli incontri protetti in Comunità alla presenza della Responsabile e della Psicologa, alle uscite di qualche ora ed infine ai rientri nel fine settimana. Tale lavoro è fondamentale per comprendere le risorse della famiglia d’origine e gli effetti che essa ha sull’equilibrio psicofisico del minore ospitato.
Le finalità del servizio sono:
- sostenere la crescita dei minori affidati, curandone le relazioni affettive e sociali; promuovere l’inserimento e l’integrazione sociale (ripresa dell’iter scolastico e/o professionalizzante attraverso, corsi di formazione e tirocini di inserimento lavorativo);
- favorire, ove possibile, il riavvicinamento e/o il reinserimento nella famiglia d’origine, valorizzandone le risorse; promuovere la cura di sé e dell’ambiente, nonché l’interiorizzazione dei valori e dei principi fondanti la convivenza democratica;
- sviluppare la capacità di compiere scelte autonome e responsabili. Inoltre spingiamo per l’inserimento in attività ludico–ricreative.
Il Progetto Educativo che viene inizialmente formulato di concerto coi Servizi Sociali e con l’équipe educativa della Comunità, viene verificato in itinere attraverso incontri periodici fissati coi Servizi richiedenti.
Le dimissioni avvengono sulla base di due principali modalità:
- ad ultimazione del Progetto Educativo Individuale previsto;
- in base ad una decisione assunta di concerto tra Servizi Sociali, Equipe educativa della Comunità e Cooperativa a seguito di eventi o situazioni nuove. Di principio, non vengono dimessi ragazzi senza che sia stata garantita una nuova situazione di accoglienza per il minore.
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